In questo articolo ti
mostrerò una attività a tappeto che ti darà modo di percepire quanto e come riesci a
muovere volontariamente il tuo bacino.
È importante, infatti, muoversi
nel mondo avendo sufficiente cognizione di ciò che sta avvenendo all'interno
del corpo ed, essendo il bacino un fulcro fondamentale di stabilità, è
importante percepirne la dinamica. Dalla qualità di movimento del bacino
dipende infatti la libertà di movimento delle anche quindi la destrezza
dei movimenti delle gambe.
Sì ok, non devi necessariamente
essere agile e ed elegante come una ballerina classica, però nemmeno camminare imbachettato
come un tronco per poi finire per un nonnulla a letto col maldischiena!
Avere
una mobilità di anche buona significa infatti reagire con scioltezza a diverse
situazioni anche impreviste (come quando inciampi su una mattonella e fai
quattro passi lunghi un km ciascuno per non finire col naso a terra!) ma
significa anche mantenere con comodità diverse posture, per esempio quando te ne stai 8 ore seduto in
ufficio poi altre 3 a terra a gambe incrociate per giocare col trenino insieme
a tuo nipote!
Eeee sì lo so che a parlare di
anche e bacino pensi pure a quello! Comunque sì, te lo confermo, avere una
migliore percezione e mobilità di bacino consente anche una miglior riuscita delle pratiche sessuali, con maggior appagamento, minori effetti collaterali dolorosi
eccetera eccetera (è vero anche il contrario comunque, e cioè che l’atto
sessuale sblocca numerose tensioni a livello sacroiliaco e ammorbidisce le
anche più ostili con ancor più efficacia spesso della fisioterapia tradizionale…
e aggiungerei maggior divertimento!)
Ma veniamo al nostro esercizio di
percezione della mobilità.
Ovviamente prima di praticare
qualsiasi attività col tuo bacino dedica 5 minuti al rilassamento generale (lo spiego qui) e altri 5 minuti alla mobilità passiva dalle anche
Ora piega le ginocchia e appoggia
i piedi a terra.
Ora immagina che il tuo bacino
sia un orologio, in cui hai:
a ore 12 i genitali;
a ore 3 l’osso iliaco destro
a ore 6 l’ombelico
a ore 9 l’osso iliaco sinistro.
Ora immagina di avere il
controllo della lancetta del tempo (finalmente! time power!!!) e solleva il
numero che segna la lancetta. Solleva prima le ore 12 poi le ore 6
sperimentando quello che si chiama anti e retroversione del bacino.
Successivamente sperimenta le ore
3 e le ore 9 ondeggiando il bacino come fosse un barchetta.
Ascolta il movimento, come ti
sembra? Ti sembra di avvertire rigidità in uno di questi punti? Senti qualche
dolore nel farlo? Fai difficoltà a controllare il bacino in un una delle 4
direzioni? Bene, ora che sei consapevole puoi esercitarti più spesso!
Ora che hai preso consapevolezza
di queste 4 posizioni cercherai di unirle in un movimento fluido. Ovvero passerai
dalle 12 alle 3 poi alle 6 poi alle 9 e alle 12 di nuovo disegnando una sorta
di rombo, prima in senso orario poi in senso antiorario. Anche qui osserva dove
percepisci delle rigidità e dove proprio fai fatica a muoverti.
Questo esercizio di
consapevolezza dovrai ripeterlo per le prossime tre mattine (se stai pensando
non ho tempo corri subito a leggere questo articolo!)
Piano piano inizierai a essere più
consapevole di come si muove il tuo bacino anche nel corso della giornata,
quando sei in piedi, quando sei seduto, quando ti inciampi nello scalino e
quando giochi a trenini con tuo nipote!
Se qualcosa non ti è chiaro chiedimelo e scrivi nei commenti se l’esercizio ti è piaciuto e ti è stato utile! Per me è molto importante conoscere la tua opinione!
Se qualcosa non ti è chiaro chiedimelo e scrivi nei commenti se l’esercizio ti è piaciuto e ti è stato utile! Per me è molto importante conoscere la tua opinione!
Muovi il tuo arancione!
A presto,
Lucia
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