Hai partorito con
parto cesareo e da quel momento qualcosa in te è cambiato?
Uno degli effetti collaterali potenzialmente fastidiosi del parto
cesareo, è la permanenza del tempo di un senso di pesantezza e rigidità alla
schiena. Una condizione che non ti fa sentire più libera come prima, che ti fa
sentire come se qualcuno ti avesse realmente tagliata a metà e nel mettere
insieme i pezzi qualcosa si è incastrato male.
Potresti chiamare questo fastidio Lombalgia,
dal momento che si scarica principalmente a livello della schiena lombare. Ma è
qualcosa di più profondo, qualcosa che ti fa sentire “strana” o “non più come
prima” in tutta quella zona che io definisco arancione. Ovvero pancia,
ombelico, basso intestino, fianchi e, appunto, il tratto lombare della schiena.
E questo sentirti strana si traduce anche in un malessere emotivo, vero? Soprattutto se il taglio cesareo non
era programmato. Come se fosse successo qualcosa che ti ha tagliata anche interiormente, come
se la cicatrice non fosse solo della pelle ma anche dell’anima. Magari sei
demoralizzata perché pensi di non essere stata capace di partorire in maniera
naturale; o forse ti senti in colpa perché attribuisci a tuo figlio la
responsabilità di essere stata tagliata in quel modo. Lo so sono pensieri
pesanti e probabilmente proverai fastidio nel leggerli. Ma sono meccanismi inconsci, assolutamente
normali e leciti, di cui non ti devi vergognare ma che è importante riconoscere
per poter trovare rimedio e sollievo.
Partendo da queste premesse vediamo come agisce una cicatrice a livello
fisico e come è possibile, partendo dal corpo, risanare anche la cicatrice
emotiva dell’anima.
Cos’è
la Lombalgia
La lombalgia, più comunemente detta mal
di schiena, è un disturbo che coinvolge i muscoli e le
vertebre della zona lombare. Essa colpisce circa il 40% delle
persone. Caratteristica distintiva della lombalgia è di non interessare le radici nervose che arrivano alle gambe, quindi
non rientriamo nel capitolo delle ernie e delle varia sciatalgie, cruralgie
ecc. Semplicemente la contrattura muscolare o la tensione fasciale possono
essere fonte di dolore.
Cos’è la fascia?
Con il termine fascia (o sistema fasciale) si
intende quel tessuto biancastro (l’analogo di quella pellicola che incontriamo
quando affettiamo il petto di pollo!) che collega ogni parte del corpo dalla
testa ai piedi, dall’esterno all’interno come fosse una sorta di scheletro
molle. Sì comporta un po’ come quelle reti di plastica che possono assumere
forme e posizioni diverse ma che sono assolutamente inestensive e prive di
elasticità. La fascia agisce proprio così, accompagna ogni nostro movimento e
posizione ma, come una sorta di scheletro interno trattiene i “pezzi” nei rapporti
corretti favorendo il mantenimento della postura. La
fascia avvolge quindi ogni strato di tessuto muscolare, addentrandosi in
profondità a vari livelli.
Cosa succede quando viene tagliata la fascia?
Come qualsiasi tessuto vivente,
dopo essere stata tagliata la fascia attiva processi riparativi che mirano a
richiudere la ferita nel miglior modo possibile, con la formazione finale di
tessuto cicatriziale. Il tessuto cicatriziale neoformato è costituito di un
tipo di cellule che presentano una elasticità inferiore rispetto a
quelle della pelle. La cicatrice stessa già di per sé, quindi, risulta essere
fonte di tensione per i tessuti.
Inoltre può succedere, e
purtroppo succede spesso, che i tessuti sottostanti la cicatrice, ovvero, i
vari strati di tessuto tagliati, formino cicatrici interne non solamente in senso orizzontale (strato per strato), ma anche in direzione
trasversale (tra gli strati di diverso livello). In questo modo la cicatrice
presenterà quelle che vengono definite aderenze, ovvero strati di tessuti
diversi (cute, derma, fascia, tessuto muscolare) appiccicati tra loro. E qui la
frittata è fatta!
Immagina di avere addosso un
maglione che hai tagliato da un lato, diciamo sul fianco destro, e nel momento di ricucire hai coinvolto
nella cucitura anche la camicia e la canotta che indossi sotto. Puoi sentirti
libera di muoverti in una simile situazione?? Certamente no!
Purtroppo nel caso del taglio
cesareo non è possibile cambiare maglia, camicia e canotta! Non è così
semplice! Ma, tranquilla, non è nemmeno così complesso trovare una soluzione!
Cosa fare se sei mamma e non vuoi più soffrire di lombalgie
e disturbi correlati alla cicatrice?
Per prima cosa, anche se il
ginecologo non te lo ha consigliato, la cicatrice va trattata manualmente,
meglio se da mani esperte come quelle della fisioterapista (ma è qualcosa che
puoi imparare a fare anche da sola) per separare, fin dove è possibile, gli
strati di tessuti appiccicati tra loro.
Secondo elemento fondamentale l’ARANCIONE.
La frequenza del colore arancione è fondamentale per ripristinare i
collegamenti energetici in questa parte del corpo. Ecco cosa può fare
l’arancione per te:
1.
Sblocca il conflitto emozionale del
parto. Ti aiuta a liberarti della carica emotiva legata al parto. È importante che
tu ti ponga in una condizione di gratitudine nei confronti della cicatrice che
ha permesso la nascita della creatura che porti ora con te, lasciando andare
ogni emozione negativa a essa associata. L’arancione ti aiuta a
lasciar andare.
2. La
frequenza dell’arancione è in grado di aiutare la pelle a rigenerarsi.
3. L’arancione
attiva
tutti i processi di guarigione del corpo.
4. L’arancione
mette
in movimento l’energia del secondo chakra che ti aiuta a ritrovare entusiasmo,
gioia e vitalità.
5. L’arancione
ti aiuta a rimetter in circolo i liquidi del tuo corpo. Sostiene il lavoro
dei reni (che appartengono alla stessa zona), e ti aiuta a rinnovare i liquidi,
ripulendoti
di tutte le fatiche sostenute.
6. Ripristina
le funzionalità del bacino, riaccende la tua femminilità e la voglia di vivere
la relazione.
Come puoi utilizzare l’arancione per avere questi benefici?
Utilizza una delle tecniche che ho già spiegato nei vari
articoli:
-
Oli essenziali
-
Respirazione e visualizzazione del colore
-
Alimentazione colorata
-
Pensieri positivi
Se sei una futura partoriente fa’ tesoro di queste
informazioni e preparati al meglio alla nascita del tuo bambino! E non esitare
a contattarmi se hai bisogno di un trattamento individuale!
Se ti è piaciuto questo articolo lascia un commento, oppure
dimmi cosa non è chiaro che ne farò tesoro.
Move your Orange!
Lucia
Per fissare un appuntamento o ricevere informazioni CONTATTAMI
Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità e ricevere le newsletter compila il form nella colonna qui a fianco o ISCRIVITI QUI
Nessun commento:
Posta un commento